giovedì 17 maggio 2018

Mafia e antimafia? Secondo Mao grande è la confusione sotto il cielo.


La Repubblica Palermo - 17 maggio 2018
Quell'analisi in ritardo sulla mafia
Francesco Palazzo
Una volta in un processo un imputato eccellente, alla domanda se per lui esisteva la mafia, rispose con ironia graffiante che se c’era l’antimafia voleva dire che c’era pure la mafia. Un modo per descrivere un movimento fatto di parole, le quali si contrapponevano a un’altra parola, la mafia, secondo quell’imputato che disconosceva l’esistenza della criminalità organizzata. Noi abbiamo sempre pensato di potercela cavare meglio. Ma sapremmo descrivere, oggi, cosa sono la mafia e l’antimafia al di là delle azioni della magistratura e delle forze dell’ordine? “Grande è la confusione sotto il cielo, perciò la situazione è favorevole”, sosteneva Mao. Mi sa che nel nostro caso non è così.
Commemorando Impastato a Cinisi, Don Ciotti ha gridato che siamo fermi al 1992 nell’analisi sulle mafie. Ha ragione. Ed è un problema che si rispecchia sull’antimafia. Se continuerà così corriamo il rischio di rispondere, pure noi, che l’esistenza della mafia è certificata dalla persistenza dell’antimafia.
Sempre più impalpabile la prima, sempre più spenta, piena di lacerazioni e passi falsi la seconda.

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